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Fitoplancton vivo

Il phytoplancton (o fitoplancton ) è la componente autotrofa (in grado cioè di trasformare le sostanze inorganiche in sostanze organiche, mediante fotosintesi, per alimentarsi) del plancton (cioè di quegli organismi fluttuanti che vivono nella colonna d’acqua e costituisce il primo anello della catena alimentare). Principale alimento di coralli molli, filtratori, alcionari,..., inoltre costituisce la fonte di nutrimento della maggior parte dello zooplancton e zoobenthos (o zoobentos).

Cianobatteri: cause e soluzioni

Problemi con i cianobatteri in acquario? Di seguito troverete possibili cause e rimedi per eliminarli. Le principali cause che portano al proliferare dei cianobatteri nei nostri acquari: molta luce (non UV), ma la luce è indispensabile lampade vecchie basse temperature di colore (intorno ai 5000 K)

Il carbone attivo

Cos'è e come funziona il carbone attivo Il carbone attivo è un materiale filtrante adsorbente e quindi un filtro meccanico molto utile nell'acquario marino e in quello d'acqua dolce, che serve a togliere dall’acqua le sostanze coloranti, i fenoli, le tossine rilasciate dagli invertebrati tracce residue di medicinali e molte altre molecole nocive disciolte nell’acqua ed inoltre scoraggia la presenza di cianobatteri, togliendogli nutrimento. Insieme a queste sostanze vengono tolti anche tanti altri elementi importanti come lo Iodio che di conseguenza vanno reintegrati se si fa uso intensivo di carbone attivo.

Il filtraggio

Nel tempo sono state scoperte tante tecniche di filtraggio dell'acqua dell'acquario ognuna con i suoi vantaggi e svantaggi e ognuna adatta ad una particolare tipologia di acquario. I filtri si distinguono in filtri ossidanti, riducenti, meccanici, chimici, naturali. Il filtro biologico, il filtro percolatore, il filtro sotto sabbia sono filtri ossidanti che grazie all’azione di alcuni batteri che vivono in ambiente aerobio (in presenza di ossigeno) trasformano l’ammoniaca (NH3) in nitriti (NO2) e questi ultimi in nitrati (NO3) destinati ad

l'uso di fonti di carbonio organico in acquario

Come, quando e perché somministrare fonti di carbonio organico nell'acquario marino Sempre più spesso vengono utilizzati metodi di gestione dell’acquario, affiancati al metodo berlinese, che si basano sulla somministrazione di fonti di carbonio organico (alcool etilico, acido acetico, vodka, o vari tipi di zucchero come saccarosio o fruttosio,…) per l'alimentazione batterica (principalmente anaerobi o anaerobi facoltativi) per farli aumentare di numero, in quanto sono in grado di ridurre i nitrati ed i fosfati.

la manutenzione nell'acquario marino

come e perché eseguire regolarmente la manutenzione degli acquari Gli acquari, non essendo dei sistemi autosufficienti, richiedono delle operazioni di manutenzione periodica, alcune per il corretto funzionamento, altre per mantenere un aspetto sempre gradevole, pulito ed ordinato: ogni giorno integrazione di calcio e carbonati (se non si dispone di un reattore di calcio) ed alimentazione dei pesci (anche più volte al giorno a seconda delle specie); 2 volte a settimana pulizia dei vetri dell'acquario ed alimentazione dei coralli

La vasca criptica

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cos'è e come costruire una vasca criptica La vasca criptica è un'acquario secondario, collegato all’acquario principale, privo di illuminazione , tenuto al buio, con dentro rocce ricche di spugne (poriferi), ascidie, ed altri organismi eterotrofi, filtratori. Se impostata correttamente può essere molto efficiente nello smaltimento dei sedimenti e di conseguenza dei nutrienti organici. Questa vasca ha funzione di filtraggio, ma allo stesso tempo è un ottima fonte di zooplancton vivo in quanto priva di predatori.

Il Calcio nell’acquario marino

Il Calcio è un elemento fondamentale per la vita degli animali e di molte alghe. Viene utilizzato (assieme ad altri elementi come Stronzio e Magnesio) per la costruzione degli scheletri dei coralli, delle conchiglie dei gasteropodi,…. La sua concentrazione in acqua deve essere compresa tra i 400 e i 480 mg/l e può essere mantenuta costante in vari modi:

Il metodo Balling in acquario marino

Il metodo Balling è un metodo di gestione che nasce per l' integrazione ed il mantenimento di Calcio, carbonati e Magnesio nell’acquario marino di barriera, ma che ben si adatta ad ogni tipo di acquario marino, mediterraneo o tropicale. Per la somministrazione di queste soluzioni è consigliabile utilizzare due o tre pompe dosometriche (una per ogni soluzione).

Coltivare il fitoplancton

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Il phytoplancton (o fitoplancton ) è la componente autotrofa del plancton, cioè di quegli organismi fluttuanti che vivono nella colonna d’acqua e costituisce il primo anello della catena alimentare. Col phytoplancton non si alimentano direttamente i coralli (sps ed lps), se non in minima parte, ma tutta una serie di organismi (zooplancton e zoobenthos) che costituiscono il grosso dell'alimentazione dei coralli (tolto quello che gli arriva dalle zooxantelle simbionti).

Il refugium - a cosa serve e come realizzarlo

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cos'è il refugium e a cosa serve Il refugium consiste in una vasca, possibilmente di volume pari almeno al 20% dell'acquario principale, al quale è collegato. Ha lo scopo di fornire rifugio a tutti quegli organismi (copepodi, anfipodi,…) che in vasca, a causa dei predatori, non possono vivere in grande abbondanza, ma che costituiscono una parte fondamentale dell’alimentazione di molti ospiti dei nostri acquari.

DSB (deep sand bed)

come funziona il DSB Il DSB (deep sand bed o strato di sabbia profondo) è un sistema di filtraggio naturale con funzione sia ossidante (negli strati più superficiali) che riducente (più in profondità). I filtri ossidanti grazie all’azione di alcuni batteri che vivono in ambiente aerobio (in presenza di ossigeno) trasformano l’ammoniaca (NH3) in nitriti (NO2) e questi ultimi in nitrati (NO3) destinati ad accumularsi nell’acqua dell’acquario.

il metodo berlinese

Il metodo Berlinese è il metodo di conduzione degli acquari marini ormai più diffuso (in particolare tra gli acquari di barrierra, ma anche tra quelli mediterranei)è sicuro, molto semplicee si basa su pochi punti, ma allo stesso tempo molto importanti: illuminazione molto forte (affidata a lampade HQI o neon T5) per un rapporto Watt/Litro almeno 1/1 o lampade a LED (molto efficienti e con un cosumo elettrico contenuto) con un rapporto Watt/Litro almeno 1/2 nel caso di acquari dedicati a coralli durisps,minore nel caso in cui si ospitino animali meno esigenti rocce vive di ottima qualità, molto porose e in grande quantità (circa un Kg di rocce ogni 5 litri d’acqua) forte movimento d’acqua (da 20 a 40 volte la massa d’acqua dell’acquario ogni ora) n buon schiumatoio (il cuore del metodo berlinese) u un buon reattore di calcio uso costante di carbone attivo ...

metodo di gestione dell'acquario mediterraneo

Le esigenze degli organismi marini mediterraneinon sonopoi così diverse da quelle degli organismi tropicali ospitati negli acquari di barriera, ritengo che uno dei sistemi migliori per la gestione degli acquari marini mediterranei sia il metodo Berlinese . I nutrienti (composti azotati, fosfati, silicati,...) devono essere sempre più bassi possibile. La luce, se si riproduce un biotopo superficiale, deve essere abbondante (e quindi paragonabile ad un acquario tropicale), nel caso in cui si riproduca un ambiente coralligeno può essere più debole e quindi vanno bene i neon T8. L'alimentazione deve essere abbondante, e quindi serve un filtraggio adeguato; in questo il Mediterraneo ha esigenze simili ad un acquario tropicale di animali azooxantellati (privi di alghe simbionti o zooxantelle). Le differenze sostanziali tra reef e MED sono la temperatura (che nel reef è sempre molto alta e accelera i ritmi...