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Fitoplancton vivo

Il phytoplancton (o fitoplancton ) è la componente autotrofa (in grado cioè di trasformare le sostanze inorganiche in sostanze organiche, mediante fotosintesi, per alimentarsi) del plancton (cioè di quegli organismi fluttuanti che vivono nella colonna d’acqua e costituisce il primo anello della catena alimentare). Principale alimento di coralli molli, filtratori, alcionari,..., inoltre costituisce la fonte di nutrimento della maggior parte dello zooplancton e zoobenthos (o zoobentos).

La barriera corallina

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La barriera corallina è il luogo in cui vive la maggior parte degli animali marini tropicali che alleviamo nei nostri acquari. La barriera corallina si può dividere in: Laguna - la zona interna, e riparata dall'azione delle onde dove vive la maggior parte dei coralli molli e dei coralli duri LPS;

qualche foto dell'acquario marino di barriera

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Amphiprion ocellaris Tridacna maxima Caulastrea curvata Zebrasoma flavescens Tridacna maxima acquario marino di barriera

prime foto dell'acquario tropicale 2010

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Dopo tanto lavoro, l'acquario è tornato finalmente al suo posto, ho cambiato il mobile, finalmente ho un mobile in muratura alto e comodo, ed una sump dove si può lavorare comodamente (fondamentale!!!) L'acquario è sempre lo stesso, un Cayman 110 professional aperto con sopra la solita plafoniera con due HQI da 150w e due T5 blu da 54w.

l'acquario provvisorio (seconda parte)

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Dato che i lavori sono durati più del previsto, ho deciso di rinviare il riallestimento dell'acquario nuovo all'autunno per correre qualche rischio in meno a causa del caldo. Posto qualche foto dell'evoluzione dell'acquario (provvisorio): acquario marino di barriera

qualche foto dell'acquario provvisorio

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L'acquario come si presenta poco dopo il trasferimento, in una vasca provvisoria, ho dovuto trasferire tutto in una volta rocce, animali e attrezzatura tecnica, fortunatamente avevo a disposizione un secondo acquario e quindi ho avuto la possibilità di preparare l'acquario con l'acqua in anticipo. Per il trasferimento Ho proceduto come segue:

ultime foto del tropicale prima del cambio mobile e riallestimento

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L'avventura con il primo acquario marino di barriera si è conclusa per permettermi di migliorare l'organizzazione della parte tecnica la sostituzione del mobile con uno in muratura e piano in travertino, finalmente la sump sarà più spaziosa e le operazioni di manutenzione più agevoli. L'acquario sarà sempre lo stesso così come lo schiumatoio, il solito LGs500. Il prossimo acquario di barriera sarà senza DSB, e non ci sarà nemmeno una spolverata di sabbia perché ho intenzione di lasciare largo spazio a qualche LPS ed ai coralli molli che dovranno ricoprire ogni superficie libera ad eccezione dei vetri a vista.

Riproduzione dei corallimorfari

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riprodurre i corallimorfari: actinodiscus, rhodactis, ricordea I corallimorfari sono dei coralli molli che, se trovano condizioni a loro favorevoli, e quindi acqua non troppo magra, buona illuminazione e nutrimento adatto si riproducono molto velocemente nei nostri acquari marini tropicali, diventando in alcuni casi addirittura infestanti. Il metodo di riproduzione più utilizzato è la gemmazione, una forma di riproduzione assessuata che genera due o più animali di dimensioni sensibilmente diverse, anche se non si può escludere la riproduzione sessuata o la scissione (quest'ultima più utilizzata dai Rhodactis sp.).

coralli SPS (Small Polyped Stony)

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Gli SPS ( Small Polyped Stony ), i coralli duri a polipo piccolo, sono coralli più esigenti per quanto riguarda la luce, ne richiedono, generalmente, moltissima dato che son dotati di zooxantelle (alghe con cui vivono in simbiosi) che gli forniscono buona parte del nutrimento (questa forma di alimentazione viene definita autotrofia). L'autotrofia non è però sufficiente e viene accompagnata da un'altra forma di alimentazione diretta, per predazione (eterotrofia).

coralli LPS (Large Polyped Stony)

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Gli LPS ( Large Polyped Stony ), i coralli duri a polipo grande, sono coralli relativamente poco esigenti per quanto riguarda la luce, ne richiedono, generalmente, poca anche se son dotati di zooxantelle (alghe con cui vivono in simbiosi) che gli forniscono parte del nutrimento (questa forma di alimentazione viene definita autotrofia).

coralli molli (soft corals)

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coralli molli ( soft corals ) sono dei coralli molto affascinanti, che con la corrente assumono un leggero ed elegante movimento ingrado di ipnotizzare l'osservatore. Richiedono generalmente meno luce rispetto ai coralli duri sps e non essendo dotati di scheletro calcareo non consumano calcio e carbonati (anche se è bene tenerli sempre comunque costanti e nelle loro concentrazioni ottimali), mentre richiedono integrazioni regolari di iodio (in particolare se si utilizza il carbone attivo) e gradiscono molto il fitoplancton.

tridacne

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Le tridacne sono dei filtratori bivalvi zooxantellati e quindi possono alimentarsi sia in modo autotrofo che eterotrofo. In acquario richiedono temperature comprese tra i 26 ed i 28 °C. Hanno una crescita relativamente veloce. E' importate tenere valori costanti di Calcio, carbonati e Magnesio.

pesci

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L'Amphiprion ocellaris è il pesce pagliaccio più conosciuto, grazie al film della Disney "Alla ricerca di Nemo" di cui è il protagonista. Molto robusto, facile da allevare, spesso arriva persino a deporre le uova in acquario e se si è ben organizzati si può persino riprodurre con successo. Ogni coppia di pagliacci vuole un anemone (in acquario si accontenta anche di alcionacei, come il Sarcophyton, stoloniferi, come la Xenia, o LPS, come l'Euphyllia) in cui ripararsi quando avverte un pericolo. Amphiprion ocellaris (pesce pagliaccio) primo piano di Amphiprion ocellaris (clown fish) acquario marino di barriera

principali valori dell'acqua nell'acquario di barriera

Parametri Valori consigliati pH 8-8.3 salinità 35 g/L temperatura 25-28 °C Potenziale di ossido-riduzione (Red-Ox) 350-400 mv KH (carbonati) 7-9 dKH alcalinità 2.86-4.34 meq/L NH3 (ammoniaca) Non misurabile NO2 (nitriti) Non misurabili NO3 (nitrati) PO4 (fosfati) SiO2 (silicati) 0.01-0.03 mg/L Ca (calcio) 400-450 mg/L Mg (magnesio) 1200-1350 ...

inizia l'avventura con l'acquario tropicale

A Giugno 2007 ho deciso di passare al tropicale e così, liberati gli animali mediterranei che non erano in grado di adattarsi perfettamente alle condizioni di un acquario di barriera (temperatura e densità) o che ritengo possano creare qualche problema ai nuovi ospiti, ho fatto salire la temperatura gradualmente fino raggiungere la temperatura massima definitiva (27°C) ad Agosto, in modo da evitare morie dovute ad un mancato adattamento alle nuove condizioni ambientali una volta iniziato il popolamento. A Settembre ho portato la temperatura a 25°C. D’estate, quando la temperatura raggiunge i 28°C entra in funzione il refrigeratore per riportarla a 27. Momentaneamente l’acquario è rimasto come era, non ho tolto il DSB e non ho cambiato le rocce, gli ho solo fatto affrontare una nuova maturazione, in seguito ai nuovi parametri di temperatura e densità, ed a metà Ottobre, una volta che tutti i valori erano nuovamente perfettamente stabili, ho iniziato a popolarlo. acquario marino di b...

il metodo berlinese

Il metodo Berlinese è il metodo di conduzione degli acquari marini ormai più diffuso (in particolare tra gli acquari di barrierra, ma anche tra quelli mediterranei)è sicuro, molto semplicee si basa su pochi punti, ma allo stesso tempo molto importanti: illuminazione molto forte (affidata a lampade HQI o neon T5) per un rapporto Watt/Litro almeno 1/1 o lampade a LED (molto efficienti e con un cosumo elettrico contenuto) con un rapporto Watt/Litro almeno 1/2 nel caso di acquari dedicati a coralli durisps,minore nel caso in cui si ospitino animali meno esigenti rocce vive di ottima qualità, molto porose e in grande quantità (circa un Kg di rocce ogni 5 litri d’acqua) forte movimento d’acqua (da 20 a 40 volte la massa d’acqua dell’acquario ogni ora) n buon schiumatoio (il cuore del metodo berlinese) u un buon reattore di calcio uso costante di carbone attivo ...